Noi e i tuoi occhi chiari abbiamo fatto tanta Strada insieme…

Non è un versetto di una canzone scout, ma lo potrebbe diventare. Sei stato un Pioniere caro Biagio, uno di quelli che ha osato, che ha visto per primo la direzione giusta.  A chi ti ha incrociato hai realmente cambiato il modo di vedere la vita.

Da subito, dai primi anni ’90, le nostre strade si sono intrecciate. Tu eri un giovane “folle” che con la sua 500 bianca, stracarica di tutto quello che riuscivi a farti donare, andavi in quello che era il luogo prediletto dei senza tetto, dei disperati: la stazione centrale di Palermo. Lì abbiamo cominciato, con non poche difficoltà, a fare le prime attività.

Poi sono iniziate le ronde notturne per servire coloro che non andavano alla stazione.

Poi è arrivata via Archirafi che hai ottenuto a suon di proteste anche veementi. Abbiamo contribuito a metterla in sesto, a dipingere, a renderla accessibile ed utile alla causa. Grazie alle maestranze che andavi scoprendo tra gli ospiti (che bel modo di valorizzare ognuno) hai reso la Missione una casa per centinaia di persone. Che fatica trovare letti, materassi, cibo, detergenti…

Poi hai avuto l’idea della cartiera, e tutta la carta che potevamo raccogliere la facevamo pervenire di giorno e di notte. Ottimo autofinanziamento per sostentare la missione e per divulgare la rivista a te tanto cara.

Quanti vestiti abbiamo portato, quanti ne abbiamo impostati e quanti ne abbiamo distribuiti. Si era creato un enorme formicaio, ciascuno lavorava, ciascuno sapeva cosa fare.

Negli anni, grazie ad altre tue battaglie, hai individuato nuovi luoghi per altre sezioni della Missione che ti hanno concesso di accogliere tanti altri fratelli e le donne con bambini. Ma non ti sei fermato lì, grazie alla Provvidenza hai creato a Tagliavia un orto utilissimo al sostentamento della Missione, ed a Godrano un Eremo utile alle anime.

Nel frattempo non hai dimenticato i fratelli lontani ed hai donato alla Missione diocesana di Nyololo un gruppo elettrogeno che ha concesso di illuminare l’intero villaggio.

Quante volte ti abbiamo goduto per testimonianze (che non hai mai negato) sia per i piccoli che per i grandi? Quanti gruppi di tutta Italia hanno avuto la possibilità di fare Servizio nelle missioni e di respirare l’accoglienza, il prendersi cura, l’esserci?

Per l’Agesci Zona Conca d’Oro sono diventate pietre miliari tante SIS, cacce Francescane, Conversioni di San Paolo e te ed i tuoi collaboratori sempre pronti a donarsi.

Sì, c’era un rapporto privilegiato tra te e gli scout. Ti piaceva che i giovani facessero l’esercizio del donarsi, della gratuità, nutrivi speranza per un mondo migliore grazie a loro. Noi siamo stati fortunati, tanto, abbiamo vissuto questo tempo e ti abbiamo potuto osservare: sei stato nutrimento continuo. Sei la consacrazione che il dono della Fede può tramutarsi in opere di carità, anzi forse deve tramutarsi in opere di carità.

I tuoi occhi azzurri sempre sorridenti ci hanno illuminato la via da percorrere e noi faremo di tutto per continuare su questa strada tracciata ed educheremo secondo i tuoi insegnamenti.

Sei un gigante e sulle tue spalle ci siamo arrampicati per vedere oltre, per vedere in ogni fratello il volto di Cristo.

Buona Strada!

Articolo a cura di:

Sergio Gargano – Capo del Palermo 1

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