L’importanza del 24 Maggio

“I Boy Scout organizzano un raduno a piazza Magione, nel cuore del quartiere della Kalsa, da dove una imponente fiaccolata diretta alla Chiesa di San Domenico. Da tutta Italia sono arrivati trentamila giovani, una folla che fa scoppiare la piazza. Borsellino arriva in ritardo, quando il sole è già tramontato, e la città è immersa nel buio”

Il discorso di San Domenico. Tratto da “L’agenda Rossa di Paolo Borsellino”

Era il 23 Giugno 1992, un mese esatto dalla morte di Giovanni Falcone.
Giorni che alcuni di noi non ricordano perché troppo piccoli o che altri invece ricordano così tanto bene da avere ancora i brividi al pensiero di aver acceso una candela durante quella fiaccolata guidata da un silenzioso Paolo Borsellino a 26 giorni dalla sua morte.

Chi è più grande di me dice che in quei giorni, dove a Palermo in quasi tutte le strade c’era stato almeno un morto ammazzato, lo Scautismo palermitano rispondeva da vero Movimento che voleva e pretendeva un rapido cambiamento.
E lo faceva nel solo modo che conosceva, insegnando quanto la mentalità mafiosa fatta da violenza e sopraffazione fosse lontana dai valori Cristiani e umani e testimoniando che un’altra via fosse possibile.
Nel 2015, dopo 23 anni dalla morte di Giovanni Falcone, tanto è stato fatto e tanto dovrà ancora essere fatto, ma mai la nostra Associazione e la nostra Zona dovrà perdere la forza e la determinazione di quei giorni quando 30.000 scout colpiti al cuore dalla morte della speranza che rappresentava Falcone decisero di scendere silenziosamente in piazza rispondendo con fermezza che la Luce doveva al più presto prendere il posto del terrore  e della morte.
Questo è il più grande testimone che viene lasciato a noi Scout da tutti coloro che quel 23 Giugno 1992 decisero di recarsi a San Domenico e proprio come Scout dobbiamo accettare questa responsabilità rifiutando con la stessa fermezza con cui loro accesero le candele che il nostro ricordo della morte di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e la scorta, non si limiti al solo corteo del 23 Maggio.
La vera impresa a cui siamo chiamati sarà tenere acceso il ricordo e l’impegno il 24 Maggio. E tutti gli altri giorni a seguire.

Giuseppe Fradella – Redazione Zona Conca D’Oro

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