Diario di un tirocinante che sogna di diventare un Capo #01

Ecco la prima puntata, la primissima pagina del diario di Alberto Di Franco, tirocinante del Palermo 1 della Zona Conca D’Oro, che ci guiderà tra le emozioni, le gioie e le preoccupazioni tipiche di chi sta intraprendendo il percorso di Capo Scout previsto dalla nostra associazione. Lo seguiremo passo passo durante l’anno e insieme a lui vivremo i passaggi fondamentali di un tirocinante, dai momenti organizzati dalla Zona alla vita in Comunità Capi passando anche dai campi di formazione.
Buona Strada ad Alberto e a tutti coloro che lo seguiranno!

Caro Diario,

dopo la partenza ho finalmente preso la decisione di entrare in Comunità Capi, e questo secondo l’associazione fa di me un tirocinante!
Sembra facile penserai, hai visto i tuoi capi fare sempre benissimo il loro dovere, ma per farlo ho scoperto che bisogna essere FORMATI e INFORMATI.
Per  questo motivo, io e gli altri tirocinanti della nostra zona ( e siamo veramente tanti!)  ci siamo incontrati Martedì 9 Dicembre nella chiesa di S. Francesco di Sales insieme all’incaricato alla formazione Gabriele Giannino, e all’incaricato alla comunicazione Giuseppe Fradella. Con loro abbiamo avuto la possibilità di condividere le motivazioni che ci spingono a diventare capi dell’AGESCI, c’è chi dopo aver incarnato i valori della partenza vede nel servizio associativo l’occasione migliore per trasmetterli ai ragazzi, oppure chi non avendo mai provato le emozioni di questo grande gioco ci si vuole cimentare adesso. Ma come in tutte le scelte importanti anche in questa non mancano dubbi e perplessità. A cominciare dal tempo che lo scoutismo chiede, tempo che va speso per i ragazzi, ma anche nella formazione personale. CFT CFM e CFA che apparentemente possono sembrare acronimi di squadre di calcio, sono in realtà i campi di formazione che ogni tirocinante deve vivere per conseguire la nomina a capo dell’associazione. Campi che si svolgono durante tutto l’anno in date precise, e che si scontrano con i ritmi frenetici della nostra vita che ci toglie sempre più tempo.  Lo scoutismo chiede tempo, ma se non fosse così, non sarebbe uno strumento educativo qualitativo come finora lo è stato, questo è quanto ci è stato detto, e noi con la voglia di metterci in gioco vogliamo crederci, e scommettere comunque su noi stessi.

Questo è stato solo il primo degli eventi che accompagnerà il nostro cammino da tirocinanti, e presto ce ne saranno altri di cui ti parlerò molto volentieri.

Un tirocinante che sogna
di diventare un capo

Alberto Di Franco – Redazione Zona Conca D’Oro

Commenti: 1

  1. Luana Roma 15 ha detto:

    Caro Alberto,è bello leggere che ci sono giovani che vogliono mettercela tutta per diventare degli ottimi capi che danno il buon esempio ad altri giovani. Lo scautismo è un gioco bellissimo,divertente ma serio, e chi decide di giocarci ha deciso di impegnarsi a far si che coinvolga più persone possibili e che contribuisca a rendere migliore tutto ciò che incontro,anche se fosse solo il 5% ;).

    Buona Caccia a te e agli altri tirocinanti nel mondo,perchè siamo amici di tutti e fratelli di ogni altra guida e scout.

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