“Se vuoi…”: verso l’evento “La responsabilità della memoria”

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Se vuoi…
Sono due parole semplici che allo stesso tempo possono racchiudere molteplici significati. Ed è proprio da queste due parole che è nato il percorso che noi Capi Branco di tre gruppi della Zona Conca d’Oro (Pa 1, Pa 2 e Pa 3) abbiamo condiviso per fare vivere ai nostri fratellini e sorelline del CDA un’esperienza all’insegna della legalità in prospettiva dell’evento “La responsabilità della memoria”, che si terrà a Palermo dal 17 al 19 luglio.

L’obiettivo che noi Capi ci siamo posti è stato quello di fare vivere ai nostri lupetti/e l’essenza della legalità attraverso le testimonianze di persone che in prima linea hanno vissuto e vivono la loro quotidianità contro la mafia (nelle sue sfaccettature).

Il primo momento condiviso è stato con Padre Antonino Governale (Don Nino) presso la “Casa per sacerdoti Don Giuseppe Puglisi”, un diacono che ha avuto come figura di riferimento nel suo percorso vocazionale Padre Pino Puglisi. Le sue parole semplici hanno reso viva la figura di Padre Pino che non è stato un “prete antimafia”, ma è stato “il prete che difendeva la libertà degli uomini”, sempre pronto all’ascolto e al dialogo.
Padre Pino Puglisi ha dato voce ai bambini, a quelli che la società emarginava perché ritenuti socialmente diversi, rendendoli protagonisti di una percorso di vita migliore e all’insegna dei giusti valori.
I nostri fratellini e sorelline hanno vissuto questi momenti con spirito gioioso, rendendosi conto delle difficoltà che quest’uomo ha affrontato inizialmente da solo e poi con chi ha creduto nel suo operato e hanno conosciuto “l’uomo del sorriso” perché con il sorriso ha affrontato le avversità e con il sorriso ci ha lasciati.

Nella seconda parte della giornata siamo stati ospitati dalla Squadra Mobile di Palermo, presso la Questura, grazie all’invito del “Movimento dei poliziotti democratici e riformisti”, un’associazione formata da operatori della sezione Antimafia (S.C.O.) della Catturandi e dell’Antidroga, che in modo gratuito e senza nessuna ingerenza politica, operano nel progetto “ Se vuoi …” che promuove i valori della giustizia e mira alla responsabilità dei nostri educandi verso il bene comune.
I nostri fratellini e sorelline, attraverso filmati che immortalavano momenti reali di attività anticrimine, hanno capito che nella nostra terra il “buono” si può costruire ma ci vuole la volontà e la collaborazione di ognuno di noi nel farlo.
Ancora di più, il sacrificio di uomini che ad oggi sono poco conosciuti ma che hanno dato la loro vita contro ogni mafia ha reso più forte l’idea che credere e applicare la giustizia a costo della propria vita rafforza l’uomo e lo rende immortale nel tempo.
Alla fine del percorso i nostri CDA hanno condiviso le loro emozioni e insieme hanno trovato uno slogan da portare alla manifestazione del 19 luglio che dice le testuali parole: “ CULTURA E LEGALITA’ DANNO LA LIBERTA’. LA LIBERTA’ E’ NON ARRENDERSI MAI ALLA MAFIA”.

Concludiamo il nostro racconto con la frase che certamente dà il senso dei momenti vissuti e ne raccoglie pienamente il significato: “Mentre vivete la vostra vita terrena, cercate di fare qualche cosa di buono che possa rimanere dopo di voi. E ricordate che essere buoni è qualche cosa, ma che fare il bene è molto di più” . B.P.

I VV.LL. dei Gruppi PA 1 – PA 2 – PA 3

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