Diario del Tirocinante 2019 #01

Coordinate da rintracciare, lettere e luoghi da scoprire, aria di casa resa diversa da una nuova atmosfera.  Questo è tutto quello che riesce a descrivere la serata di Martedì 11 Dicembre.

Così si apre il nuovo camino di noi tirocinanti della zona Conca d’oro, in una sera uggiosa, con nuvole minacciose e freddo tagliente. Ma non ci facciamo abbattere.

L’appuntamento è per tutti alle ore 21:00, puntuali , in via Madonna del soccorso, condividiamo il panico provato dopo aver ricevuto le lettere di convocazione e le coordinate da trovare, ma da bravi scout quali siamo non abbiamo trovato alcuna difficoltà a capire il luogo di ritrovo.

Un messaggio da decifrare ci porta al cospetto dell’issa della base Volpe Astuta, qualche stella fa capolino, le nuvole ci regalano la possibilità di sfruttare il cielo per orientarci, seguiamo tutte le direttive delle lettere. Ne apriamo una, due, quattro, tutte, fino a raggiungere “Le Cave”, “Le grotte” di quella base che tanto conosciamo, ma che ogni volta mostra un lato più bello e affascinante del suo essere. Un luogo suggestivo e ricco di storia, immerso nel verde e nel silenzio della città. Paradossale, non sembra  neanche di stare a Palermo.

Veniamo accolti sotto terra, davanti la flebile luce di una candela. Spogliati dai nostri nomi diventiamo: Pirox, Zebra, Lupo Bigio, Akela, Baden, Kelly.  Tutti nomi già sentiti, ma ai quali non sappiamo dare spiegazione. Seguendo le note dolci di corde pizzicate, ci facciamo strada in un piccolo cunicolo, ad attenderci c’è la storia della “Resistenza”, il ricordo di chi poco prima di noi si trovava al nostro posto, e il futuro che abbiamo davanti.

Tre quesiti ci vengono posti: cosa vorremmo  e cosa ci aspettiamo dalla zona che ci accoglie come tirocinanti;

quali sono le nostre paure e dubbi pensando all’anno che ci aspetta;

cosa ci incuriosisce dello scoutismo e dell’essere capo.

Rispondere non è semplice,  ma ci lanciamo. Le idee espresse sono comuni alla maggior parte dei presenti, ci preme essere formati, imparare come approcciarsi e servire i nostri ragazzi, ma viviamo nella paura di non poter trasmettere a pieno i valori in cui crediamo.

 

Ci consegnano un quadernetto, il nostro Diario, dove appunteremo i progressi di questa strada intrapresa.

Sulle note di un canto, che accompagna la nostra benedizione ci salutiamo, riflettendo su noi stessi, sul Tirocinio che ci aspetta, vogliosi di spenderci per noi stessi e per gli altri, e fiduciosi della buona riuscita del percorso che ci porterà più vicini a diventare i Capi del domani.

 

Beatrice Ganci  Tirocinante del Palermo 1

 Redazione Zona Conca d’Oro

loading