Conversione di San Paolo 2017: l’esperienza dei Noviziati della Zona Conca d’Oro

Conversione di San Paolo 2017: l’esperienza dei Noviziati della Zona Conca d’Oro

Palermo. Una città colma di storia e di storie, di bellezze e contraddizioni. Tutto comincia da qui.
Il 4 febbraio un mucchio di camicie azzurre si è riunito presso un vecchio hangar nella zona Boccadifalco, e lì si è trovato davanti ad un Genio, disperato e deluso da una città tanto bella quanto decadente, tanto ricca quanto miserabile. Egli ha invitato tutti i presenti a scappare, ad andare via da questa città senza speranza, per guardarla dall’alto!
Sorpresi e forse un po’ confusi, tutti i ragazzi hanno accettato di partire: zaino in spalla e via per le strade che da Boccadifalco li avrebbero portati sulla via per Damasco, incontrando un certo Saulo lungo la strada, e camminando assieme a lui. Durante la strada, ognuno ha avuto la possibilità di conoscere un compagno dal fazzolettone diverso dal proprio, e di affrontare assieme a lui le difficoltà della salita e la gioia dell’arrivo a destinazione: San Martino delle Scale.
Lì tutti quanti hanno assistito alla testimonianza di Guido, un uomo che scout lo è stato e continua ad esserlo nonostante l’abbandono delle attività, e che ha raccontato Palermo, con la sua storia e i suoi cambiamenti, indicandone la fragilità delle scelte prese da gente che pensava solo ai propri interessi, e invitando tutti i ragazzi ad essere cittadini attivi, che agiscono per il bene comune e non per il privato. Dopo la sua testimonianza e un piccolo momento di svago, i ragazzi sono stati divisi in sei diversi gruppi e invitati a riflettere sulla parola “conversione”. Durante l’agape serale ogni gruppo ha realizzato un numero di espressione che raccontasse un episodio di conversione, che fosse la storia di qualcuno, o semplicemente un’esperienza personale, e tra storie che raccontavano di mafia, di lotta contro la droga, di lotta contro sé stessi e di decisioni di cambiamenti, la giornata si è conclusa con un canone e un canto di preghiera.
L’indomani mattina, sveglia alle 6:30, sistemata veloce al luogo in cui i novizi hanno alloggiato (perchè si sa, il posto va lasciato meglio di come si è trovato), zaini in spalla e giù lungo la strada del ritorno, destinazione: Seminario Arcivescovile di Palermo per incontrare gli altri rover e scolte di ritorno dalle loro esperienze di servizio.
Dopo aver animato la Santa Messa presso la Chiesa Dei SS. Quaranta Martiri Alla Guilla, tutti i clan ed i noviziati hanno fatto ritorno al Seminario per mettere in comune le proprie esperienze. Tra lettere indirizzate agli abitanti di Palermo e di Piana degli Albanesi, e la creazione di vere e proprie “mappe dei servizi”, anche i ragazzi dei noviziati hanno avuto la possibilità di mostrare a tutti ciò che avevano fatto: una cornice con su scritte delle frasi sul cambiamento e sulla conversione, elaborate dai ragazzi stessi, è stata posizionata attorno ad una carine della nostra amata e odiata città, perchè Palermo è una città che non piace. Per questo, stiamo imparando ad amarla.

Marta Randazzo, Novizia del Pa 23

Redazione Zona Conca d’Oro

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